Oggi è una giornata triste per il mondo dello spettacolo italiano: ci ha lasciati Pietro Genuardi, attore di talento e volto amatissimo delle soap opera italiane. Aveva 62 anni e da tempo lottava contro una malattia che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo.
Ho avuto il privilegio di conoscere Pietro sia a Milano che a San Giusto Canavese “in provincia di Torino” dove si girava la storica soap Centovetrine, e posso dire che non era solo un attore straordinario, ma anche una persona gentile, disponibile e sempre pronta a scambiare una parola con chiunque lo incontrasse.
Nato a Milano, si era formato alla scuola del Piccolo Teatro prima di lanciarsi nel mondo del cinema e della televisione. Dopo le prime esperienze teatrali e cinematografiche, è arrivato il grande successo grazie a Centovetrine, dove dal 2001 ha interpretato il personaggio di Ivan Bettini, diventando uno dei volti più amati della soap. In tanti lo ricordano proprio per quel ruolo, che ha interpretato per oltre dieci anni, entrando nelle case di milioni di italiani e conquistando il pubblico con il suo carisma e la sua bravura.
Negli anni più recenti, lo abbiamo visto nei panni di Armando ne Il Paradiso delle Signore, un altro personaggio che ha lasciato il segno. Purtroppo, aveva dovuto abbandonare la serie lo scorso ottobre a causa della malattia.
La notizia della sua scomparsa ha scosso tutti, dai colleghi agli amici, fino ai tantissimi fan che lo hanno seguito negli anni. La moglie Linda Ascierto, con un messaggio toccante, lo ha salutato con parole d’amore: “Per sempre oltre i confini dell’anima. Sarai il mio sorriso, il mio sole, il mio grande amore. Ti ho detto ti amo ogni giorno della mia vita e continuerò a farlo perché l’amore non muore vita mia. Stringimi forte e camminiamo insieme”.
Pietro lascia un grande vuoto, ma anche un’eredità artistica e umana che non verrà dimenticata. Per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, come me, resta il ricordo di un uomo autentico e generoso, capace di lasciare un segno non solo sullo schermo, ma anche nella vita di chi lo ha incontrato.
Ciao Pietro, grazie di tutto.